Il progetto si rivolge prioritariamente a donne straniere che si sono trovate in un percorso migratorio intrapreso spesso per seguire altri familiari e che si trovano a vivere in un Paese nuovo, rimanendo spesso solo entro i confini della casa e delle attività domestiche. L’impossibilità di entrare in relazione con il contesto che le circonda impedisce loro di creare rapporti e di costruire legami fuori dalle mura domestiche. Nel tempo, la mancanza di occasioni di apprendimento della lingua italiana crea difficoltà relazionali e scarsa autonomia, dalla vita quotidiana (richiesta di documenti, adempimenti burocratici), all’accesso ai servizi sanitari, fino alla realtà scolastica dei propri figli.

L’insegnamento dell’italiano è quindi fondamentale per promuovere la partecipazione alla vita sociale delle donne straniere e la realizzazione delle loro capacità. Il servizio di baby-sitting si prende cura dei bimbi delle corsiste, consentendo loro di dedicarsi con tranquillità al momento formativo. L’insegnamento dell’italiano è portato avanti da volontarie, coordinate e supportate da docenti qualificate nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua a adulti stranieri.